Un equilibrio tra purezza del design, raffinatezza dei materiali ed esecuzione impeccabile
“Ci sono materiali con cui non avrei mai pensato di lavorare in passato e oggetti che non avrei mai pensato di progettare. Ma più vado avanti in questa professione, più divento entusiasta di questi incontri e scambi che aprono la porta a nuove possibilità” (C.D.)
Christophe Delcourt nasce nel 1966 a Saint-Maur-des-Fossés in Francia, si laurea nel 1988 alla Cours Florent di Parigi e studia al Theatre Ecole du Passage nel 1989.
Comincia poi la sua carriera come designer autodidatta e i suoi primi progetti di design sono frutto delle sue stesse mani. Questi i motivi per cui il suo debutto non passa inosservato alla fine degli anni ‘90 tra i designer francesi.
Si cimenta subito anche nella progettazione di complementi d’arredo e – grazie all’aiuto di un artigiano esperto in lavori in ferro battuto e il fratello ebanista – impara le tecniche del mestiere e la meticolosa attenzione ai dettagli nel processo di produzione che potrebbe amplificare il valore di un oggetto.
Nel 2017 il designer collabora per la prima volta con Minotti alla collezione Home Anthology coordinata da Rodolfo Dordoni, che comprende: le sedute Fil Noir, i tavoli e i contenitori Lou e i tavolini Noor. La collaborazione prosegue nel 2018 con nuove tipologie di contenitori che vanno a completare la famiglia Lou: il sistema di sedute Grandville e il tavolo Dan.
Christophe Delcourt restituisce l’appeal della cultura francese per la decorazione, i materiali preziosi, le superfici lavorate con savoir-faire artigianale e l’alta ebanisteria che sposa tecnologie high-end.
Sedute Fil Noir
Le sedute Fil Noir prendono nome da un oggetto, il filo, segno inequivocabile di continuità. Un filo che dà in realtà corpo e sostanza alla seduta: non solo ne disegna la silhouette, bensì la sostiene e la abbraccia.
Collezione Lou
Una famiglia di tavoli, tavolini e contenitori che trae ispirazione dalle forme fluide ed organiche dei tronchi, vere e proprie sculture prodotte dalla natura, dal forte potere evocativo.
Una sofisticata tecnica da alta ebanisteria ha reso possibile la realizzazione di curvature ed impiallacciature di notevole complessità. L’accostamento dei tavolini Lou, proposti in varie dimensioni e finiture, evoca un suggestivo paesaggio domestico. Il tavolo Lou è disponibile nelle versioni rettangolare e tondo, in diverse misure. Le forme sinuose che caratterizzano la collezione Lou sono riprese nel disegno del contenitore orizzontale, pensato quale ideale completamento del tavolo.
La tradizione dell’alta ebanisteria si esprime nella lavorazione ricercata e nelle finiture sofisticate.
Tavolini Noor
La forma plastica del tavolino Noor trova la sua consacrazione nella scelta di un materiale scultoreo come la ceramica, prodotto con una tecnica di lavorazione antica e realizzata a mano, che conferisce a ciascun oggetto un carattere di unicità.
Due tronchi di cono si fondono in una forma unica e originale per realizzare un tavolino, il cui temperamento iconico è sottolineato anche dalla scelta di due finiture metalliche: Bronzo e Platino.
Granville
Granville si presenta sia come sistema divano nell’accezione più tradizionale, sia in una veste più flessibile di isole aggregabili tra loro, prive di schienali e braccioli fissi, ma dotabili di un bracciolo amovibile, con una forma curva originale. Perché Granville non è un semplice lavoro formale, ma l’occasione per riflettere sul divano come spazio da vivere e condividere, espressione di uno spirito giovane e contemporaneo. Così, lo spessore dello schienale, l’aggiunta di un elemento chaise-longue, la presenza o l’assenza di braccioli sono un invito a vivere il divano in modi diversi, a seconda del numero degli ospiti, delle proprie esigenze, del momento della giornata.
Un sistema che offre un nuovo concetto di comfort e ridisegna il paesaggio del living.
Tavolo Dan
Punto di partenza per Dan è il cerchio, che Delcourt scompone alla maniera di un artista figurativo per indagarne le possibilità espressive.
La base è definita dalle gambe di forma tonda concava e da una traversa che le raccorda, conferendo ricchezza al disegno del tavolo. Le finiture a contrasto delle gambe di sostegno in alluminio creano un interessante gioco di luci, illuminando una zona normalmente in ombra, quella sottostante il piano.
La fascia perimetrale del top riprende il tono della struttura portante con una variazione sottile nei materiali: l’alluminio lascia il posto al legno, che a sua volta incastona un piano prezioso, nelle versioni in marmo Calacatta, vetro retroverniciato Nero, frassino fiammato, ebano opaco.
Related Posts
Ernestomeda presenta in anteprima Sign
Sveliamo il nuovo modello di cucina ideato da Giuseppe Bavuso
Misura Arredamenti ospita le opere di Gianluca Patti, un percorso in cui colore e materia convivono e si esaltano a vicenda